Rotazione delle colture

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La rotazione migliora la resa delle colture

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La rotazione migliora la resa delle colture, permette di controllare lo sviluppo di certe malattie/parassiti delle piante e di salvaguardare la fertilità del suolo (stanchezza del terreno).

Esistono diverse modalità per eseguire la rotazione delle colture:

  • le differenti esigenze nutritive dei singoli ortaggi (ortaggi molto esigenti, mediamente esigenti e poco esigenti).
  • dividendo tra le verdure: verdure da frutta, da foglia, da fiore e da radice.
  • le affinità tra specie differenti (alcune specie producono meglio se ne seguono alcune mentre vengono svantaggiate se ne seguono altre).

Far seguire nella stessa aiola ortaggi appartenenti a specie differenti.

ROTAZIONE PER ESIGENZE NUTRITIVE

La rotazione triennale.

Suddividere l’orto in tre parti A, B e C.

Nell’aiola A coltivare gli ortaggi molto esigenti, nell’aiola B coltivare gli ortaggi mediamente esigenti e nell’aiola C coltivare gli ortaggi poco esigenti.

Nel ciclo successivo gli ortaggi dell’aiola B si semineranno nell’aiola A (sfrutteranno la fertilità residua) ai quali seguiranno poi le piante dell’aiola C rappresentate dalle leguminose, in grado di fissare l’azoto atmosferico e arricchire il terreno di sostanza organica e quindi migliorare il terreno che così potrà ospitare le piante più esigenti e riaprire il ciclo.

Gruppo A
(ortaggi molto esigenti):

Cavoli, cetrioli, melanzane, patate, peperoni, pomodori, sedano, spinaci, zucche e zucchine.

Gruppo B
(ortaggi mediamente esigenti sfruttano la fertilità residua):

Aglio, barbabietole, carote, cicoria, cipolle, finocchi, porri, radicchio, rapa, ravanelli, rucola.

Gruppo C
(ortaggi poco esigenti):

Insalata, Fagioli, fagiolini, fave, piselli, prezzemolo, taccole.

Grazie alla rotazione è possibile limitare l’utilizzo di prodotti chimici ad azione fitosanitaria.